Calcolo della preparazione ad un esame

Premessa: questa teoria si applica bene ad esami universitari “teorici” o teorici con esercizi, nei quali è facilmente identificabile e frazionabile la mole di lavoro, mentre non è adatta per esami con progetti o tesine o lavori di gruppo in genere nei quali entrano in gioco altri fattori. E’ un calcolo adatto per determinare la preparazione all’esame in modo da poter meglio organizzare il proprio lavoro. Si considera esclusivamente l’impegno necessario e non il tempo, variabile molto soggettiva.

Questo articolo è l’aggiornamento dell’articolo pubblicato sul blog personale il 24 giugno 2007.

PRINCIPI:

Per memorizzare al meglio un argomento è necessario lasciare un solco nella memoria tale da poter garantire ottime prestazioni; da alcuni studi si è notato come studiare (quindi leggere e capire ed eventualmente esercitarsi) per TRE volte un argomento sia più che sufficiente. Quindi, adottando questa convenzione, si può suddividere lo studio per la preparazione di un esame nelle seguenti quattro fasi:

  • FASE 1: PRIMO STUDIO – impegno richiesto sul totale: 45%
    Si ha il primo impatto con la materia (si considerano gli appunti già  ordinati e – insieme ai libri – pronti per essere studiati). Vanno capiti gli argomenti e NON devono esserci al suo termine gravi dubbi e lacune.
  • FASE 2: SECONDO STUDIO – impegno richiesto sul totale: 35%
    Passato un pò di tempo dall’assimilazione di ciò che è stato studiato nella fase precedente, alcuni concetti vanno rivisti e riapprofonditi (o ridimostrati). E’ la fase più importante, al termine della quale non devono esistere dubbi o incertezze.
  • FASE 3: RIPASSO – impegno richiesto sul totale: 20%
    Lettura e ripetizione (anche mentale) / ridimostrazione teoremi per “fluidificare” l’esposizione degli argomenti e ordinare i concetti nel cervello.

Ogni fase quindi è suddivisibile in sottofasi in modo da poter discretizzare l’impegno per renderlo quantificabile.
Si considerano omogenei gli argomenti (stessa difficoltà ).

La FASE 0 (alla quale corrisponde un impegno pari allo 0%) coincide con l’assenza di studio.

CALCOLO:
Si definisce il GRADO DI PREPARAZIONE all’esame (ufficialmente il “DEGREE OF PREPARATION“) come:

DOP = (W_d/W_t W_{a,i}) sum{j=0}{i-1}{W_{a,j}}

con:

  • Wd: lavoro fatto (“work done“), come ad esempio il numero di pagine di appunti o del libro studiate
  • Wt: lavoro totale (“total work“), come ad esempio il numero totale di pagine di appunti o del libro da studiare
  • Wa,i: peso della fase attuale (“actual work“), in percentuale, ricavabile dalle indicazioni precedenti
  • Σ Wa,j: somma delle percentuali delle fasi precedentemente svolte

ESEMPIO:

1): Sono a pagina 30 su 60 totali e sono nella fase di ripasso => mi trovo nella fase 3 dopo aver completato la 1 e la 2:
DOP = (30/60 * 20%) + Fase0 + Fase1 + Fase2 = 0,5 * 20% + 0% + 45% + 35% = 90% della preparazione necessaria.
2): Ho studiato 4 pagine su 40 totali e sono nella fase del secondo studio => mi trovo in fase 2 dopo aver completato la 1:
DOP = (4/40 * 35%) + 45% = 48,5% della preparazione necessaria.
3): Ho studiato 27 pagine su 154 totali di dinamica delle strutture e sono al primo studio. E’ meglio che vada a studiare 🙂

SOFTWARE:

E’ disponibile il software per il calcolo rapido del degree of preparation nella seguente pagina:

http://www.matsoftware.it/software/dop

Comandare le presentazioni Powerpoint e Keynote tramite iPhone / iPod touch

Per chi fa uso di presentazioni Powerpoint e/o Keynote da visualizzare (per esporre qualsiasi tipo di contenuto ad un pubblico, come ad una tesi di laurea) è molto utile possedere un telecomando per l’avvio e lo scorrimento delle slides.

Esistono diverse modalità  operative per realizzare questo; in questa guida si analizzerà  la possibilità  di sfruttare il display touchscreen di un iPhone / iPod touch per comandare la visualizzazione di una presentazione memorizzata su di un portatile Mac con scheda wireless (integrata nei modelli Macbook e Macbook Pro).

E’ infatti possibile sfruttare la grandezza del display touchscreen per far scorrere le slides, visualizzare la durata della presentazione dal suo avvio e addirittura simulare una luce laser rossa sul proiettore e disegnare riquadri od ovali per evidenziare alcuni oggetti.

Il software per iPhone / iPod touch da utilizzare  è Pointer Remote for Powerpoint and Keynote disponibile in Inglese al prezzo di 0,79 € . Parallelamente, andrà  installato sul proprio sistema Mac OSX il PointServer, disponibile all’indirizzo di riferimento http://www.zentropysoftware.com/ZS/Pointer.html .

La connessione tra iPhone / iPod touch e portatile avviene tramite WiFi . E’ possibile sfruttare la stessa rete locale oppure creare sul Mac una connessione “ad-hoc”. Per creare un network da computer a computer con Mac OSX Leopard è sufficiente cliccare sull’icona in alto a destra di Airport corrispondente alla rete wireless e selezionare “Crea network …“. Apparirà  la seguente finestra, nella quale andrà  semplicemente specificato il nome della connessione ed eventualmente una password di protezione (consigliato):

Connessione ad hoc - Mac OSX Leopard

Connessione ad hoc - Mac OSX Leopard

Una volta creata la connessione, sempre su Mac OSX andrà  avviato il PointerServer che attenderà  la connessione del dispositivo. Si prepara quindi la presentazione lanciando il programma (Powerpoint o Keynote) senza avviare la visualizzazione.

Terminate le operazioni sul portatile, è necessario collegare l’iPhone / iPod touch alla sua stessa rete attivando la connessione in Impostazioni > Wi-Fi e scegliendo la rete locale o quella creata ad hoc. Si avvia a questo punto il programma Pointer e apparirà  una schermata nella quale si elencano i computer connessi alla stessa rete Wireless aventi il PointerServer attivo. Selezionate quindi il vostro portatile:

Computer trovato via Wireless

Pointer - computer trovato via Wireless

Prima di avviare la presentazione, è possibile modificare alcune impostazioni premendo la “i” in alto a destra.

E’ possibile comandare il puntatore (Point by dragging attivato) trascinando il dito sullo schermo o utilizzando l’accelerometro (Point by dragging disattivato) muovendo l’iPhone e simulando realmente l’utilizzo del laser (tuttavia è necessario un pò di allenamento per ottenere buoni risultati) . Si può cambiare l’icona del puntatore utilizzando anche una propria (Pointer image). E’ consigliabile nelle “Presentation Program” selezionare il software utilizzato (ex. PowerPoint 2004/2008) e non l’impostazione “Generic” per permettere al software di interfacciarsi al meglio con la presentazione. Si possono inoltre spostare i pulsanti di scorrimento delle slide nella posizione preferita in “Location of buttons” (è consigliabile disporli in alto – top ):

Pointer - schermata di opzioni (1)

Pointer - schermata di opzioni (1)

Pointer - schemata di opzioni (2)

Pointer - schemata di opzioni (2)

A questo punto si può avviare la presentazione o direttamente dal Mac oppure, premendo su “Pointer”, si attiva il cursore che vi permetterà  di utilizzare l’iPhone / iPod touch come un normale mouse .

Si avvierà  la presentazione e contemporaneamente sul display sarà  visualizzata la durata della vostra esposizione, la slide corrente e i due pulsanti, Previous e Next per scorrere le slides rispettivamente indietro e avanti .

Toccando lo schermo sarà  possibile attivare il simulatore del laser. Se invece è necessario evidenziare un’area qualsiasi della schermata di presentazione, potete disegnare un rettangolo od un ovale allargando le due dita sullo schermo (stesso gesto per effettuare lo zoom sulle immagini). Toccando di nuovo il display i disegni scompariranno.

Pointer - presentazione in corso

Pointer - presentazione in corso

Il programma è stato testato su un Macbook 13” con Mac OSX Leopard 10.5.6 ed il prezzo si può considerare più che contenuto, soprattutto se paragonato a software analoghi presenti su AppStore con prezzo maggiore o uguale ma con minori funzionalità .

Navigare in cartelle FTP senza installare software

Spesso, soprattutto se si gestiscono diversi siti web e si ha la necessità  di caricare files esterni, ci si imbatte nella necessità  di navigare nelle cartelle tramite il protocollo FTP .

Tuttavia non sempre è possibile utilizzare un client FTP dedicato (come SMARTFtp su Windows o Cyberduck su Mac OSX) perchè non si ha la possibilità  di installare software su altre macchine, per la presenza di Firewall oppure, fenomeno un pò più raro ma abbastanza fastidioso, alcuni nomi di files sono tali da non essere riconosciuti dal sistema operativo del client (come nel caso di nomi di files con vocali accentate non riconosciute da Mac OSX).

Si può ovviare a questo problema utilizzando il servizio gratuito offerto dal sito www.net2ftp.com .

E’ sufficiente infatti inserire i propri dati di accesso come indicato nell’esempio di seguito:

Istantanea pannello net2ftp

Istantanea pannello net2ftp

Una volta abilitati si entrerà  nelle cartelle desiderate e si potranno eseguire le operazioni più varie, tra cui:

  • Creazione, copia, spostamento, cancellazione, download, rinominazione, ricerca, assegnazione dei permessi di singoli files o cartelle
  • upload di files tramite plugin flash o javascript, installazione di software di terze parti (se permesso dal webserver)
  • comandi personalizzati FTP direttamente al server

Strumento molto utile e già  testato 🙂

SAP2000 v. 11.0.4 : bug in displaying area loads assignments

In SAP2000 v. 11.0.4 when you try to show area loads by using the options “uniform load contours” you see only one color while you could get the right color distribution. This graphic bug may give some problems when you assign area loads in shell elements and when you have to check their location. Example: Start SAP2000 and choose “New model > Flat stab” and, assuming default values for “Slab”, click on “Ok” button. Choose “X-Y Plane” view; now select the middle area as shown below:

SAP2000 - select middle area in flat stab

Now define a new load case in “Define > Load cases …” menu item. In “Define loads” window add a new case i.e. name “Loads”, type “Live”, self-weight multiplier “0” . Then assign an uniform load value to the selected area: go to “Assign > Area loads > Uniform (shell)” menu item, choose the load name previously defined (i.e. “Loads”), check the “Add to existing loads” radio item and type a value in direction gravity – global coordinates (i.e. 10 KN).

SAP2000 will show you by default area load values for each shell element: SAP2000 - load assignments values

For a better understanting of load values you would use colors instead of single values. To do this go to “Display > Show load assigns > Area …” menu item. Select the load case previosuly defined (i.e. “Loads”), check the “Uniform load contours” radio button, choose “GLOBAL” coordinate system, direction “gravity” and click “Ok”. You will expect that the selected area is painted with the default color for the maximum value (i.e. blue for 10 KN) and the remaining part of the flat stab painted with the default color for the minimum value (i.e. purple for 0 KN). Instead SAP2000 v.11.0.4 will show you something like this:

SAP2000 11 0 0 - load assignments colors

As you can see is impossible to recognize shell elements with 10 KN applied before because you can see only one color. It is curious to note that this graphic bug is not present in SAP2000 v. 11.0.0 version; if you repeat steps before by using this version of the software you will have this result:

SAP2000 - right load assignments

that is the right area load graphic rendering. This bug issue was tested on a MacBook 2.16 GHz Intel Core 2 Duo with Windows XP SP3® installed (and run by using Bootcamp®; and VMWare Fusion® ) and on a HP Compaq notebook with Windows XP SP2® installed. In conclusion, if you want to avoid this annoying problem, you have to downgrade to 11.0.0 (or use it only for this function).