Pagina ufficiale della “Teoria della densità di scrittura libera“, prima versione (1.0).
“Io ho preso più appunti di te!” – “No, non è vero! Hai scritto largo ogni foglio!” – “Macchè, è la mia scrittura, guarda ho riempito il quaderno!” – “Ci credo, scrivi una riga per pagina!”
Come sanare questo simpatico diverbio? Come poter effettivamente confrontare due manoscritti (come gli appunti) in base alla quantità di parole / numeri / dati in genere trascritti? Studiate approfonditamente la teoria della densità di scrittura libera che si pone proprio l’obiettivo di quantificare numericamente la mole dei nostri manoscritti soprattutto per effettuare confronti (come nell’ipotetica situazione descritta).
(tratto dal testo di riferimento, versione 1.0): “Ogni persona ha una propria grafia, con il suo stile e le sue dimensioni, con la quale trascrive su carta del testo. L’estrema biodiversità umana ha generato diversissime convenzioni di scrittura, diversi alfabeti e codici e ogni foglio di carta ha la sua storia particolare.
La videoscrittura, invece, segue standard e criteri più precisi in quanto ogni carattere è distinguibile ed ha un valore universalmente riconosciuto, così come il suo stile; pertanto uno stesso testo scritto da persone diverse in questo caso ha lo stesso valore.
Si pone quindi la questione sulla quantità di scrittura sui vari fogli […].La determinazione della quantità di scrittura […] può rilevarsi utile per fornire un’idea della mole di dati trascritta. Può essere utilizzata ad esempio nel confronto tra due diversi appunti (come quelli universitari) per determinare la quantità di materiale presente.
Nel caso di testi stampati è semplice calcolarne un valore indicativo, dato dal numero di parole o dal numero di caratteri […] .
Per i testi scritti a mano, invece, data l’estrema variabilità prima descritta è praticamente impossibile determinare uno standard che quantizzi i caratteri o i grafemi scritti su un foglio. Inoltre la quantità di dati scritta può variare anche a seconda del supporto. Ecco quindi che si può utilizzare la densità di scrittura libera, definita come il rapporto tra l’ area scritta e superficie totale del supporto (rapporto scritto / foglio), a meno di un coefficiente riduttivo. L’area scritta si ottiene come somma di tutte le zone ricoperte da inchiostro / matita o altro, mentre l’area totale corrisponde all’area del foglio.”
Finalmente quindi uno strumento che ci permette di capire quanto abbiamo scritto e come lo abbiamo fatto rispetto al foglio usato.
Il calcolo della densità di scrittura libera di un proprio manoscritto è effettuabile tramite il software di riferimento pubblicato nella sezione programmi: DDSL.
Infine la teoria è dettagliatamente spiegata in questo file PDF, che è il testo di riferimento:
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Potete distribuire i files tramite qualsiasi mezzo nella rete (altri siti, software p2p, …).
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Densità di scrittura libera
Pagina ufficiale della “Teoria della densità di scrittura libera“, prima versione (1.0).
“Io ho preso più appunti di te!” – “No, non è vero! Hai scritto largo ogni foglio!” – “Macchè, è la mia scrittura, guarda ho riempito il quaderno!” – “Ci credo, scrivi una riga per pagina!”
Come sanare questo simpatico diverbio? Come poter effettivamente confrontare due manoscritti (come gli appunti) in base alla quantità di parole / numeri / dati in genere trascritti? Studiate approfonditamente la teoria della densità di scrittura libera che si pone proprio l’obiettivo di quantificare numericamente la mole dei nostri manoscritti soprattutto per effettuare confronti (come nell’ipotetica situazione descritta).
(tratto dal testo di riferimento, versione 1.0): “Ogni persona ha una propria grafia, con il suo stile e le sue dimensioni, con la quale trascrive su carta del testo. L’estrema biodiversità umana ha generato diversissime convenzioni di scrittura, diversi alfabeti e codici e ogni foglio di carta ha la sua storia particolare.
La videoscrittura, invece, segue standard e criteri più precisi in quanto ogni carattere è distinguibile ed ha un valore universalmente riconosciuto, così come il suo stile; pertanto uno stesso testo scritto da persone diverse in questo caso ha lo stesso valore.
Si pone quindi la questione sulla quantità di scrittura sui vari fogli […].La determinazione della quantità di scrittura […] può rilevarsi utile per fornire un’idea della mole di dati trascritta. Può essere utilizzata ad esempio nel confronto tra due diversi appunti (come quelli universitari) per determinare la quantità di materiale presente.
Nel caso di testi stampati è semplice calcolarne un valore indicativo, dato dal numero di parole o dal numero di caratteri […] .
Per i testi scritti a mano, invece, data l’estrema variabilità prima descritta è praticamente impossibile determinare uno standard che quantizzi i caratteri o i grafemi scritti su un foglio. Inoltre la quantità di dati scritta può variare anche a seconda del supporto. Ecco quindi che si può utilizzare la densità di scrittura libera, definita come il rapporto tra l’ area scritta e superficie totale del supporto (rapporto scritto / foglio), a meno di un coefficiente riduttivo. L’area scritta si ottiene come somma di tutte le zone ricoperte da inchiostro / matita o altro, mentre l’area totale corrisponde all’area del foglio.”
Finalmente quindi uno strumento che ci permette di capire quanto abbiamo scritto e come lo abbiamo fatto rispetto al foglio usato.
Il calcolo della densità di scrittura libera di un proprio manoscritto è effettuabile tramite il software di riferimento pubblicato nella sezione programmi: DDSL.
Infine la teoria è dettagliatamente spiegata in questo file PDF, che è il testo di riferimento:
[download id=”1493″]Potete distribuire i files tramite qualsiasi mezzo nella rete (altri siti, software p2p, …).
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